La fotografia astronomica… “viaggia tra le meraviglie dell’Universo e scopri come fotografare con il telescopio attraverso tre approcci differenti”.
In che modo avvicinarsi alla fotografia astronomica amatoriale e come fotografare con il telescopio sono le domande che molto spesso gli amanti dell’osservazione del cielo si pongono.
In commercio, oramai, abbiamo a disposizione telescopi di ogni forma e dimensione, in grado di offrire prestazioni più o meno elevate a seconda delle caratteristiche.
Se anche tu stai pensando di provare a scattare foto durante le tue osservazioni notturne, avrai certamente bisogno di capire quali sono i set-up necessari e quali garantiscono una resa migliore.
Se necessiti di consigli o indicazioni particolari da personale competente puoi venirci a trovare a Roma in Viale Libia 94/96 presso Ottica Astrologo.



LA SCELTA DI UN TELESCOPIO
Partiamo dalla scelta del telescopio. Sappiate che esistono sul mercato telescopi per sola osservazione e telescopi per astrofotografia.
Quando si vuole fotografare il cielo notturno dobbiamo tenere a mente che i corpi osservabili si dividono in due categorie: oggetti del Sistema Solare come i Pianeti e la Luna (fotografia Planetaria) e oggetti astronomici non stellari (o del profondo cielo) come Galassie, Nebulose, Ammassi ecc…
Quindi se il vostro obiettivo è l’osservazione di Pianeti, Sole e Luna, allora avrete bisogno di un telescopio in grado di fornirvi immagini luminose e molto contrastate, caratteristiche tipiche di un rifrattore (telescopi Galileiani).
Se invece il vostro obiettivo è l’osservazione anche di corpi molto più lontani e deboli nel cielo, come ammassi stellari e nebulose, avrete bisogno di un telescopio in grado di raccogliere più luce possibile, caratteristiche tipiche di un riflettore di grandi dimensioni (telescopi Newtoniani e telescopi Cassegrain).
Dunque, quale che sia la vostra scelta, è necessario che il telescopio abbia determinate caratteristiche per poter esser applicato alla fotografia astronomica, come ad esempio un adeguato rapporto focale.
Dovrete inoltre capire se le vostre osservazioni avverranno da postazione fissa o se avete la necessità di uno strumento trasportabile, quindi prestate attenzione agli ingombri perché a seconda delle dimensioni del telescopio andrà abbinata un’adeguata montatura motorizzata che traccia il movimento del cielo.
In ogni caso noi di Ottica Astrologo a Roma siamo in grado, qualora decidiate di acquistare un telescopio, di guidarvi verso la scelta migliore attraverso la professionalità del nostro staff.
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MONTATURA MOTORIZZATA
Premettendo che le montature equatoriali sono più indicate in astrofotografia rispetto a quelle altazimutali per vari aspetti, la montatura motorizzata ci consente, previo allineamento polare con cercatore, di puntare l’oggetto che desideriamo vedere e fotografare, inseguendolo automaticamente (tramite camera autoguida) nel suo movimento apparente nel cielo (causato dalla rotazione della Terra).
Da Ottica Astrologo potrai contare su un ampio assortimento di accessori astronomici (come quelli qui di seguito) in grado di completare o ampliare il tuo set-up iniziale.
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Cosa accade se usiamo un telescopio privo di innesto motorizzato?
Semplice, gli oggetti sembreranno allontanarsi dal campo visivo del telescopio per cui occorrerà ricalibrare manualmente l’oggetto bersaglio in modo costante. Ciò significa che sarai limitato a scattare foto a breve esposizione del Sole, della Luna e dei pianeti.
Mentre un telescopio con una montatura motorizzata che segue il cielo permette di cimentarti con l’astrofotografia a lunga esposizione.
Ora che abbiamo chiarito a grandi linee quali sono gli elementi principali, dobbiamo capire se, fotografare attraverso:
- Smartphone
- Reflex
- Camera web




COME FOTOGRAFARE CON IL TELESCOPIO ATTRAVERSO LO SMARTPHONE
Per fotografare con il telescopio attraverso lo smartphone, l’azienda Statunitense Celestron ha messo a punto NexYZ, un’adattatore compatibile con qualsiasi oculare da 25 mm a 60 mm di diametro, compresi i telescopi con oculari da 1,25 “e 2”, cannocchiali, monocoli, binocoli e persino microscopi.
Cosa rende NexYZ diverso dagli altri adattatori per smartphone? La regolazione su tre assi.
La maggior parte degli adattatori offrono solo una regolazione limitata su due assi. NexYZ consente invece di posizionare lo smartphone, centrarlo di fronte all’oculare con le manopole X e Y e quindi verso l’alto o verso il basso fino a quando non avrai l’intero campo visivo nel tuo scatto.
Il vantaggio di questo metodo è che NexYZ viene fissato sull’oculare, pertanto gli ingrandimenti sono al massimo, come li vedresti ad occhio nudo + lo zoom digitale della fotocamera del cellulare.
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COME FOTOGRAFARE CON IL TELESCOPIO ATTRAVERSO UNA REFLEX
Per fotografare con il telescopio attraverso un corpo macchina abbiamo bisogno di una fotocamera Reflex (DSLR: Digital Single Lens Reflex) con obiettivo intercambiabile affinché possiate collegarla direttamente al telescopio.
Questo sistema, chiamato a fuoco diretto permette, appunto, di collegare il corpo Reflex priva di obiettivo direttamente al telescopio, usando quest’ultimo come un enorme teleobiettivo.
Tale collegamento può essere effettuato attraverso un raccordo compatibile con il proprio telescopio e di un anello chiamato T2 compatibile con la propria macchina fotografica.
In tal caso la focale e la luminosità saranno quelle del telescopio e per mettere a fuoco il soggetto dovremo agire sulla manopola del telescopio.
L’utilizzo della macchina fotografica al fuoco diretto del telescopio è particolarmente utile per fotografare soggetti deboli, sia estesi che non estesi.
Non aspettiamoci grossi ingrandimenti visto che non troveremo ne oculari ne obiettivi, ma sicuramente la qualità degli scatti sarà ottima.
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COME FOTOGRAFARE CON CAMERE PLANETARIE
Tra tutte le modalità viste fin’ora, questa è sicuramente la più professionale.
I passi in avanti fatti dalla tecnologia ci permettono attraverso camere dotate di sensori CMOS di ottenere immagini dettagliate e precise senza spendere un capitale.
I sensori CMOS sono sensori d’immagine che trasformano un segnale luminoso in un segnale elettronico. Il segnale così creato, viene poi amplificato elaborato e convertito in informazione di immagine dal processore che lo memorizza all’interno di una memoria.
Queste telecamere sono progettate per la ripresa di immagini planetarie, solari e lunari in alta risoluzione con qualsiasi telescopio, riuscendo a comportarsi egregiamente anche in deep-sky (profondo cielo).
In combinazione con il pacchetto software fornito a corredo, sono capaci di registrare immagini molto dettagliate in grado di competere con quelle scattate con camere astronomiche dal costo molto superiore (ad esempio quelle con sensori CCD).
Infatti i pixel molto piccoli quadrati di 1.67 micron di lato consentono di usare lunghezze focali non troppo spinte per raggiungere una risoluzione molto elevata.



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ASTROFOTOGRAFIA POST-PRODUZIONE
A questo punto, indipendentemente dal dispositivo utilizzato per l’acquisizione di video e immagini astronomiche, non ci resta che dedicarci alla post-produzione.
Attraverso i vari software grafici come Autostakkert o Registax, oggi è possibile elaborare centinaia di fotografie e migliaia di frame estrapolati dai video e sommarli tra loro.
È possibile correggere l’esposizione, bilanciare i colori e infine attenuare i rumori agendo sui filtri.